martedì 13 dicembre 2011

Frammenti - 1

Un piccolo estratto dal libro del libanese Amin Maalouf "il primo secolo dopo Beatrice":

[...] Qualcuno diverso da Clarence avrebbe potuto credersi "arrivato". Quella parola era un insulto per lei. "Dovrebbe essere riservata alle stazioni e agli aeroporti. Quando mi si dice che una persona è "arrivata", sono tentata di chiedere dove, e con che mezzo, e perché!" [...] Perché lei diceva anche: " Sono felici di essere arrivati soltanto quelli che sanno di non poter andare più in là" [...]

lunedì 12 dicembre 2011

Assignment 1

E pensare che fino a poco tempo fa non sapevo nemmeno cosa fossero.... adesso non ne faccio più a meno!!!


Sono i feed RSS, che mi permettono di seguire i blog che mi piacciono di più ed i miei siti web preferiti. Un esempio? Da qualche settimana ho cambiato il mio modo di mantenermi informata aggiungendo i feed dei siti web delle testate giornalistiche e dei tg che seguo abitualmente: adesso non devo più visitarli singolarmente per cercare le notizie del giorno, perchè ricevo tutti gli aggiornamenti sull' aggregatore che ho scelto (google reader)! Così ogni giorno so cosa succede in Italia e nel mondo, ma anche cosa scrivono i miei amici nei loro blog, quali eventi sono in programma nei prossimi giorni nella mia città, se c' è in offerta il camioncino Volkswagen come quello che cerco da una vita ecc ecc...
Oltretutto utilizzare i Feed RSS è facile e veloce, basta entrare sul sito che ci interessa e cercare questo simbolo:


Cliccando su di esso appare un' altra pagina che espone la lista dei feed a cui possiamo iscriverci (per esempio su Repubblica.it si può scegliere se ricevere le notizie di cronaca, sportive, di moda, scienza, economia e chi più ne ha più ne metta). Ecco come ci apparirà alla fine la nostra pagina di google reader:




Con questo sistema diventa estremamente facile mantenere i contatti e un' informazione libera e veloce è accessibile a tutti; sono a dir poco entusiasta di questa scoperta, anche se nel mio cuore resterà sempre un posticino per il giornale, quello cartaceo, ed il suo profumo quando lo apri...

venerdì 11 marzo 2011

Lacio Drom

Un giorno Arthur Rimbaud scrisse a Paul Demeny che « Io è un altro. Se un ottone si sveglia tromba, non è affatto colpa sua ».
Io sono un tricheco svegliatosi donna - se posso fregiarmi di questo titolo ad appena vent'anni.
Sono un mammifero nato nel posto sbagliato e nell'anno sbagliato, vissuto troppo lontano dagli anni Sessanta e da Bethel, da quel palco di Woodstock calpestato da piedi che avrei adorato e note che avrei bevuto come Mojito di primissima qualità.
Non ho mai la testa sopra le spalle: la lascio correre su spiagge selvagge, dentro città misteriose e borghi dimenticati, finché non mi sembra davvero di esserci, in quei punti sperduti sopra una cartina.
E poi ci vado davvero.
Mai da sola, perché non saprei star zitta per settimane: mi segue a ruota chi ha la mia stessa voglia di scoprire il mondo e le persone, chi non desidera altro che rinchiudersi in una teteria di Granada a sorseggiare tè aromatizzato tra i fumi del narghilè o chi non ha paura di piantare una tenda perfino sul cemento.
E nel tentativo sempre più disperato di cercare un filo rosso per questo blog, alla fine l'illuminazione è stata di un'ovvietà disarmante.
Non riuscirei a parlare di qualcosa che è qui, ad un passo dalla mia porta o forse a qualche kilometro di distanza, nella banalità delle cose che conosco.
E lo so, che « non si è mai lontani abbastanza per trovarsi », come scrive Baricco. Ma... nel mio caso, non si è neanche mai troppo vicini.

Io è su un aereo low-cost, io è su un treno in ritardo, io è su un Wesftalia hippie: io è nei luoghi che sogno, io è in mezzo a una cultura che non conosco.
Lo sarà anche il mio blog.
Quel punto d'incontro tra i luoghi in cui sono stata e quelli in cui vorrò andare, quel miscuglio perfetto tra la Gaia che è e quella che vorrà essere.
E viaggerò con le parole, con le immagini, con le canzoni.
Mai lontana abbastanza per trovarmi.
Mai troppo vicina per perdermi.